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Il maestro Vessicchio e la sua nuova avventura
Beppe Vessicchio, noto direttore d’orchestra e figura iconica del Festival di Sanremo, ha deciso di prendersi una pausa dalla musica per dedicarsi a una nuova passione: il vino. Ospite speciale di Fiorello nell’ultima edizione del festival, Vessicchio ha presentato il suo vino, il Re Barba, una Barbera che promette di rivoluzionare il modo di percepire il vino. La sua scelta di allontanarsi temporaneamente dalle canzoni non è solo un capriccio, ma un’opportunità per esplorare un’altra forma d’arte, quella della vinificazione.
Un vino che vibra di musica
Il Re Barba non è un vino qualsiasi; è il risultato di un metodo innovativo chiamato Freman, che combina le vibrazioni musicali con il processo di vinificazione. Vessicchio sostiene che questa tecnica, che lui stesso ha sviluppato, riesce a conferire al vino un gusto unico e una longevità straordinaria. La vendemmia presentata è quella del 2016, prodotta dalle Cantine Post dal Vin di Rocchetta Tanaro, e l’etichetta è un omaggio al suo volto, simbolo di un legame profondo con la tradizione musicale italiana.
Riflessioni sulla musica contemporanea
Nonostante il suo amore per il vino, Vessicchio non può fare a meno di riflettere sulla sua carriera musicale. Ha confessato che, sebbene non gli manchi il Festival in sé, sente la mancanza della preparazione e della convivialità che caratterizzano la settimana che precede l’evento. Tuttavia, il maestro ha anche espresso preoccupazioni riguardo all’evoluzione della musica moderna, sottolineando come l’elettronica abbia cambiato il modo di fare musica, a tal punto che in alcune situazioni il direttore d’orchestra potrebbe non essere necessario. La sua scelta di tornare a un approccio acustico è un chiaro segno della sua dedizione alla musica tradizionale e alla sua essenza.