Brian Eno e l’arte della musica generativa in Aurum

Scopri come Brian Eno utilizza la musica generativa per creare esperienze sonore uniche.

Il ritorno di Brian Eno con Aurum

Brian Eno, uno dei pionieri della musica ambient, ha recentemente fatto il suo ritorno con un nuovo album intitolato Aurum. Questo lavoro, il primo da solista in tre anni, è stato rilasciato a sorpresa il 21 ottobre in esclusiva su Apple Music. Composto da 11 tracce, Aurum offre un’esperienza sonora di circa 70 minuti, concepita specificamente per l’audio spaziale. Eno ha collaborato con Apple Music per creare un programma radiofonico che esplora la musica “dark, calma e difficile da incasellare”, presentando ogni settimana una nuova composizione. Le tracce presentate nel programma sono ora parte integrante di questo nuovo album, dimostrando l’evoluzione continua del suo lavoro.

Il processo creativo di Eno

In un video rilasciato insieme all’album, Eno discute il suo processo creativo con Zane Lowe, rivelando dettagli affascinanti sul suo approccio alla musica. Eno ha un archivio musicale impressionante, contenente oltre 10.550 tracce, e utilizza un software innovativo per generare composizioni uniche. Questo strumento gli permette di combinare casualmente i suoi brani, creando nuove opere musicali che non ha mai ascoltato prima. Eno sottolinea che la sua tecnica di composizione si avvicina a quella dell’intelligenza artificiale, ma con un’importante differenza: il suo lavoro richiede una selezione attenta delle sorgenti sonore e delle regole creative, rendendo ogni pezzo unico e originale.

La musica generativa e l’intelligenza artificiale

Durante la conversazione con Lowe, Eno affronta anche il tema dell’intelligenza artificiale nella musica. Secondo lui, il vero problema non è l’AI in sé, ma il controllo che ne hanno poche persone. Eno crede che la tecnologia dovrebbe essere utilizzata per generare nuove possibilità, piuttosto che replicare schemi preesistenti. La sua visione della musica generativa è quella di un sistema che richiede cura e attenzione, dove ogni input deve essere selezionato con attenzione per creare qualcosa di veramente interessante. Questo approccio riflette la sua lunga carriera e il suo impegno nell’esplorare nuove frontiere sonore.

Un artista in continua evoluzione

Nonostante il suo ultimo album non sia considerato rivoluzionario come alcune delle sue opere passate, Aurum conferma il posto di Eno come una delle figure più influenti e innovative nel panorama musicale contemporaneo. Negli ultimi anni, ha continuato a sperimentare con la musica generativa, collaborando con altri artisti e pubblicando opere che sfidano le convenzioni. Con progetti come Bloom: Living World e il libro What Art Does, Eno continua a esplorare il confine tra arte e tecnologia, dimostrando che la sua creatività è in continua evoluzione.

Scritto da Redazione

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