Caterina Barbieri: la nuova direttrice della Biennale Musica di Venezia

La giovane direttrice parla dei suoi progetti per la Biennale Musica di Venezia.

Un nuovo inizio per la Biennale Musica

Caterina Barbieri, giovane compositrice bolognese, è stata recentemente nominata direttrice della Biennale Musica di Venezia per il biennio 2025-2026. Con dieci album all’attivo e numerosi concerti in tutto il mondo, Barbieri rappresenta una ventata di freschezza nel panorama musicale italiano, spesso considerato conservatore e poco incline a dare spazio ai giovani talenti. La sua nomina è vista come un segnale di cambiamento, un’opportunità per rinnovare e rivitalizzare il festival, rendendolo più inclusivo e aperto a nuove forme di espressione musicale.

Rivitalizzare la Drone Music

Uno dei progetti principali di Barbieri è la rivitalizzazione della Drone Music, un genere che si distingue per la sua capacità di creare atmosfere immersive e ipnotiche. La direttrice intende utilizzare strumenti antichi, come l’organo da chiesa, per esplorare nuove sonorità e intersezioni culturali. Questo approccio non solo arricchisce il repertorio musicale, ma offre anche un’opportunità per dialogare con tradizioni musicali diverse, dal jazz alla musica folk. Barbieri ha già in mente collaborazioni con artisti contemporanei, come il belga Maxime Denuc, e musiciste che uniscono elettronica e musica classica, come Kali Malone e Sarah Davachi.

Un messaggio di inclusività e innovazione

La visione di Caterina Barbieri per la Biennale Musica è chiara: vuole creare un festival che rappresenti un portale verso il futuro, dove la musica diventa un mezzo per esplorare l’impossibile. La sua esperienza con i compositori del minimalismo americano, come Steve Reich e Terry Riley, ha influenzato profondamente il suo approccio artistico. Barbieri desidera rompere le barriere tra i generi musicali, promuovendo un dialogo tra la musica elettronica e le tradizioni più classiche. Questo approccio sincretico è fondamentale per attrarre un pubblico trasversale e rendere la musica contemporanea accessibile a tutti.

Scritto da Redazione

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