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Un progetto che cresce
Il nome CROMA non è nuovo agli ascoltatori più attenti della scena musicale underground italiana. Nato come un progetto solista, l’artista ha saputo farsi notare grazie a un background che affonda le radici nell’hip hop e nel punk. Questi generi, noti per la loro urgenza espressiva, hanno sempre rappresentato un linguaggio diretto e potente. Oggi, CROMA si evolve in qualcosa di più grande, trasformandosi in una vera e propria band che unisce le forze di quattro musicisti, dando vita a una proposta sonora più articolata e intensa.
Il brano ‘VERMI’
Il nuovo singolo “VERMI” segna ufficialmente questa svolta. Si tratta di un brano potente e diretto, un vero e proprio proclama che rappresenta il primo tassello di una nuova fase per la band. La fusione tra l’hip hop viscerale e la carica espressiva del punk-rock incarna perfettamente il linguaggio della formazione. Le sonorità sono spigolose e affilate, ma mantengono una coerenza profonda con la poetica dell’artista originario, che ha sempre avuto qualcosa da dire e oggi lo fa con ancora più forza.
Tematiche e messaggi
“VERMI” non ammette sconti: le strofe sono crude, dirette e prive di qualunque inutile edulcorazione. Il brano scava nei vissuti personali e collettivi, affrontando temi complessi come il dolore, le dipendenze e il peso di un passato difficile. È un racconto che non cerca consolazioni, ma mette in scena il conflitto interiore di un’intera generazione. Questo pezzo rappresenta un atto di resistenza alle logiche di mercato, evidenziando la visione disallineata della band rispetto alle tendenze più commerciali.
Una novità nel panorama musicale
In un panorama discografico nazionale sempre più affollato, “VERMI” si presenta come un’interessante novità. CROMA, con la sua proposta musicale, riesce a catturare l’attenzione di un pubblico variegato, dimostrando che l’unione di diversi generi può dare vita a qualcosa di unico e potente. La band si prepara a lasciare un segno indelebile nella scena musicale, continuando a esplorare e a innovare, mantenendo sempre viva l’urgenza espressiva che l’ha contraddistinta fin dall’inizio.