Donatella Rettore e il suo nuovo album: un viaggio musicale senza tempo

Scopriamo il processo creativo e le riflessioni di Donatella Rettore sul suo nuovo lavoro.

Un ritorno atteso

Donatella Rettore, icona della musica italiana, torna sulla scena musicale con il suo nuovo album “Antidiva putiferio”, a distanza di tredici anni dal precedente lavoro. Questo disco, composto da dodici tracce, rappresenta un viaggio attraverso le esperienze e le emozioni degli ultimi tre anni della sua vita. Rettore si conferma un’artista senza tempo, capace di rinnovarsi pur mantenendo intatta la sua identità e il suo spirito anticonformista.

Collaborazioni e creatività

Il nuovo album è arricchito da numerose collaborazioni con artisti emergenti come Ditonellapiaga, BigMama e La Sad. Queste sinergie non solo arricchiscono il suono del disco, ma riflettono anche il desiderio di Rettore di rimanere connessa con le nuove generazioni. “Questi ragazzi hanno un desiderio folgorante di distinguersi”, afferma l’artista, sottolineando l’importanza di collaborare con chi condivide la sua visione artistica.

Riflessioni sul cambiamento

Nel corso dell’intervista, Rettore riflette anche sui cambiamenti avvenuti nel mondo della musica e nella società. “Penso che sia cambiato più il mondo”, dice, evidenziando come la comunicazione oggi sia spesso caratterizzata da conflitti anziché da dialogo. La sua esperienza nel settore musicale la porta a considerare l’importanza di mantenere un approccio aperto e curioso, anche nei confronti dei social network, che spesso diffondono notizie false.

Un album a colori

Rettore descrive “Antidiva putiferio” come un “cubo di Rubik”, un’opera che esplora tutte le combinazioni e i colori della vita. La sua musica, pur rimanendo fedele alle radici, si evolve e si adatta ai tempi moderni. “La vita è a colori, non è in bianco e nero”, afferma, sottolineando l’importanza di abbracciare la complessità e la varietà delle esperienze umane.

Il futuro della musica

Infine, Rettore esprime preoccupazione per la saturazione del mercato musicale, dove troppi dischi vengono pubblicati in poco tempo. “La gente è molto meno attenta di un tempo”, osserva, suggerendo che sarebbe utile creare spazi di riflessione e ascolto. La musica, per lei, è un nutrimento per l’anima, capace di accompagnare le persone nel corso della vita e di elevare il loro stato d’animo.

Scritto da Redazione

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