Ennio Morricone: un maestro della musica tra cinema e vita privata

Scopriamo la vita e l'eredità musicale di un genio senza tempo.

Un compositore straordinario

Ennio Morricone è conosciuto in tutto il mondo per le sue indimenticabili colonne sonore, da “Per un pugno di dollari” a “C’era una volta in America”. Tuttavia, la sua carriera va ben oltre queste celebri opere. Morricone ha composto una vasta gamma di musiche, spaziando dagli arrangiamenti per canzoni pop come “Sapore di sale” e “Abbronzatissima” a opere più complesse e astratte, che lui stesso definiva “musica assoluta”. Questo termine si riferisce a composizioni che non sono legate a situazioni specifiche, ma che possono essere apprezzate per la loro bellezza intrinseca.

Un legame con il teatro e la lirica

Morricone ha collaborato con artisti di grande talento, tra cui Massimo Ranieri, per portare in scena opere teatrali di Eduardo De Filippo. La sua versatilità si è manifestata anche nella creazione di opere liriche, come “Partenope”, un omaggio a Napoli che non è mai stata rappresentata nella città partenopea. Questa opera, con un libretto di Guido Barbieri e Sandro Cappelletto, è un esempio della sua capacità di fondere diversi generi musicali e culturali, creando un linguaggio unico e riconoscibile.

Un’eredità duratura

Il recente libro “Ennio Morricone. Il genio, l’uomo, il padre”, scritto dal figlio Marco Morricone e dal giornalista Valerio Cappelli, offre uno sguardo intimo sulla vita del compositore. Attraverso aneddoti e ricordi, il libro esplora non solo la carriera musicale di Morricone, ma anche il suo lato umano e le sfide che ha affrontato. Marco Morricone ha creato l’associazione Armonica Onlus per promuovere la ricerca scientifica in ambito musicoterapeutico, un’iniziativa che riflette il desiderio della famiglia di restituire alla comunità ciò che hanno ricevuto grazie alla musica.

Il silenzio e la musica

Un aspetto interessante della vita di Morricone è il suo approccio rigoroso alla composizione. Il figlio racconta che la musica era bandita in casa, per evitare che potesse influenzare il lavoro del padre. Questo ha creato una distanza tra Morricone e i suoi figli, ma ha anche contribuito a formare un ambiente di pura creatività. Morricone scriveva direttamente sul pentagramma, senza cancellature, e la sua musica fluiva naturalmente. Questo metodo di lavoro ha portato a creazioni che sono diventate parte integrante della cultura musicale contemporanea.

Scritto da Redazione

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