Futuro dell’ippodromo La Maura: tra concerti e diritti di prelazione

Il sindaco Sala parla del futuro dell'ippodromo e delle nuove opportunità per Milano.

Il futuro dell’ippodromo La Maura

Il destino dell’ippodromo La Maura, situato in via Lampugnano, è al centro di un acceso dibattito politico a Milano. Recentemente, il sindaco Beppe Sala ha confermato l’intenzione dell’amministrazione di esercitare il diritto di prelazione sulla transazione in corso tra Snaitech, attuale proprietario, e F3A Green, che ha già firmato un preliminare di vendita. Questa decisione potrebbe avere un impatto significativo sul futuro dell’area, che è stata storicamente utilizzata per concerti e eventi pubblici.

Concerti e nuove infrastrutture

Nonostante la conferma di concerti anche nel 20, il sindaco ha sottolineato che, in prospettiva, l’ippodromo potrebbe non essere più il luogo ideale per tali eventi. Con l’arrivo del nuovo stadio di Milan e Inter e la disponibilità dell’Arena Santa Giulia, che può ospitare fino a 16mila persone, le opzioni per eventi musicali si stanno ampliando. Sala ha anche menzionato la possibilità di utilizzare l’area di Rho-Fiera, che potrebbe accogliere fino a 60mila persone, come alternativa vantaggiosa per concerti futuri, grazie alla sua posizione strategica e alle infrastrutture già esistenti.

Le sfide politiche e le decisioni future

Il consiglio comunale ha vissuto momenti di tensione, con un ordine del giorno presentato da Europa Verde che ha suscitato divisioni all’interno della maggioranza. La proposta inizialmente integrata è stata poi sospesa, evidenziando le difficoltà nel raggiungere un consenso su questioni così delicate. La questione della prelazione, che si aggira attorno ai 20 milioni di euro, è stata al centro del dibattito, con l’amministrazione che si è mostrata pronta a investire per garantire il futuro dell’area, ma solo sulla pista Trenno, vincolata a tutela monumentale.

In questo contesto, il sindaco ha ribadito l’importanza di un approccio strategico per il futuro dell’ippodromo, sottolineando che l’area non deve essere compromessa da edificazioni non necessarie. La situazione rimane fluida e le decisioni che verranno prese nei prossimi mesi saranno cruciali per il destino di La Maura e per la pianificazione urbanistica di Milano.

Scritto da Redazione

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