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Un’apertura sensazionale al Festival di Sanremo
La terza serata del Festival di Sanremo 2025 ha visto la straordinaria esibizione di Gaia, che ha chiuso la kermesse con un tocco di sensualità e stile. Con un abito creato su misura da The Attico, la cantante ha catturato l’attenzione del pubblico, sfoggiando un look audace e affascinante. I suoi capelli, dalle onde botticelliane, erano portati da un lato, rivelando un abito nude decorato con fiori in pizzo argentato, che richiamava i versi della sua canzone, descrivendo «come i rami contorti dell’edera».
Un look che ricorda le pop star degli anni 2000
Gaia ha saputo evocare la nostalgia delle pop star degli anni 2000, esibendosi con la sua hit “Chiamo io chiami tu”. Il suo trucco, con labbra effetto plumping e sopracciglia piumate, ha accentuato il suo sguardo intenso, rendendola ancora più magnetica sul palco dell’Ariston. La sua performance ha riempito l’atmosfera di melodie che promettono di diventare i tormentoni dell’estate, mentre il pubblico si lasciava trasportare dalla sua energia.
La moda di Gaia: un mix di eleganza e audacia
Per la sua prima serata, Gaia ha scelto un abito firmato Dilara Findikoglu, una designer turca che ha già conquistato il cuore di molte celebrità. L’abito, costruito con strati di chiffon e una lunga gonna in pizzo, presentava una chiusura a corsetto che esaltava la silhouette della cantante. Ai piedi, tacchi trasparenti di Aquazurra e gioielli custom-made di Angostura Jewels completavano il look, curato dalla stylist Alba Melendo. Questo mix di eleganza e audacia ha reso Gaia una delle protagoniste indiscusse della serata.
Il futuro di Gaia nel panorama musicale italiano
Con la sua performance a Sanremo 2025, Gaia ha dimostrato di essere non solo una cantante talentuosa, ma anche un’icona di stile. La sua capacità di mescolare moda e musica la rende una figura affascinante nel panorama musicale italiano. Mentre il pubblico si prepara a cantare a memoria il suo nuovo brano, è chiaro che Gaia è destinata a lasciare un segno indelebile nella storia del Festival e nella musica italiana.