Argomenti trattati
I Massive Attack tornano in concerto in Italia
I Massive Attack, storica band britannica, sono pronti a tornare in concerto in Italia la prossima estate. Questo annuncio ha suscitato grande entusiasmo tra i fan, che attendono con ansia di rivedere dal vivo uno dei gruppi più influenti della musica contemporanea. La band, nota per il suo stile unico che mescola elementi di trip hop, rock e musica elettronica, ha una lunga carriera costellata di successi e innovazioni musicali.
Nuova musica in arrivo nel 2025
In una recente intervista, Robert Del Naja, uno dei fondatori del gruppo, ha rivelato che i Massive Attack sperano di pubblicare nuova musica nel corso del 2025. Questo è un annuncio significativo, considerando che l’ultima pubblicazione originale della band risale al 2016. Del Naja ha spiegato che il gruppo ha accumulato materiale inedito negli ultimi quattro anni, a causa di una disputa con l’etichetta discografica. “Speriamo di riuscire a pubblicare musica nuova l’anno prossimo prima di fare qualche concerto”, ha affermato il musicista, esprimendo la sua impazienza di condividere il nuovo lavoro con i fan.
Un passato ricco di successi e collaborazioni
La carriera dei Massive Attack è stata segnata da numerosi successi e collaborazioni con artisti di fama internazionale. Il loro ultimo album, “Heligoland”, è stato pubblicato nel 2010 e ha segnato il ritorno di Grantley “Daddy G” Marshall dopo un lungo periodo di assenza. Da allora, la band ha rilasciato solo alcune canzoni, tra cui “Four Walls” nel 2011 e “The Spoils” nel 2016. Nonostante l’assenza di un album completo, i fan continuano a seguire con interesse le attività del gruppo, sperando in un ritorno alle origini con nuove sonorità e testi evocativi.
Rifiuto dell’offerta per il Coachella
Durante l’intervista, Del Naja ha anche discusso del rifiuto dell’offerta per suonare al festival Coachella nel 2025. “Abbiamo detto di no al Coachella per l’anno prossimo perché, ancora una volta, ci siamo già stati una volta, e una volta è stata sufficiente”, ha spiegato. Il musicista ha espresso il suo disappunto riguardo alla location del festival, definendola un “resort di golf costruito in un deserto”. Le sue parole riflettono una visione critica nei confronti di eventi musicali che, secondo lui, non rappresentano autenticamente la cultura musicale.