Il futuro dei concerti nel Parco di Monza: opportunità e sfide

Il direttore del Consorzio Bartolomeo Corsini parla delle richieste per eventi musicali.

Il dibattito sui concerti nel Parco di Monza

Negli ultimi anni, il Parco di Monza ha visto un crescente interesse per l’organizzazione di concerti e grandi eventi musicali. Dopo i memorabili concerti di artisti come Bruce Springsteen e Ligabue, la possibilità di ospitare nuovi eventi ha riacceso il dibattito tra sostenitori e oppositori. Bartolomeo Corsini, direttore del Consorzio del Parco, ha recentemente rivelato che sono arrivate richieste per organizzare concerti nel polmone verde più grande d’Europa. Tuttavia, la questione non è così semplice.

Le richieste e le opposizioni

Durante un recente consiglio comunale, Corsini ha spiegato che, sebbene ci siano state agenzie interessate a organizzare eventi, ci sono forti opposizioni da parte di animalisti e ambientalisti. Questi gruppi temono che i concerti possano avere effetti devastanti sull’habitat del Parco, oltre a complicare la sicurezza e la viabilità durante gli eventi. Corsini ha sottolineato che, nonostante le richieste, i Giardini Reali non possono ospitare concerti a causa di vincoli normativi e della ferma opposizione della Sovraintendenza.

Opportunità per il Parco e la città

Nonostante le sfide, Corsini ha evidenziato che ci sono altre aree nel Parco che potrebbero essere adatte per eventi musicali. L’idea di trasformare il Parco in uno strumento di cassa per la città è sostenuta da alcuni, che vedono nei concerti un’opportunità per attrarre visitatori e generare entrate. Corsini ha anche menzionato la necessità di rivedere il regolamento del Parco, risalente al 1981, per facilitare l’organizzazione di eventi in modo più chiaro e tranquillo. “Più abbiamo regole chiare, più riusciamo a lavorare in totale tranquillità”, ha affermato.

Scritto da Redazione

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