Il futuro del Festival di Sanremo: una nuova era per la canzone italiana

Il Comune di Sanremo apre a nuovi partner per la trasmissione del Festival della canzone italiana, segnando un cambiamento storico.

Un cambiamento epocale per il Festival di Sanremo

Per la prima volta nella storia del Festival della canzone italiana, la trasmissione dell’evento non sarà più esclusivamente gestita dalla Rai. Questo cambiamento è stato innescato dalla recente sentenza del Tar della Liguria, che ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto al servizio pubblico. Di conseguenza, il Comune di Sanremo ha avviato un nuovo bando per cercare un partner che si occupi dell’organizzazione e della messa in onda in chiaro della kermesse per le edizioni 20, con la possibilità di estendere l’accordo per ulteriori due anni.

La gara è aperta: chi sarà il nuovo partner?

Il bando si articolerà in due fasi: una fase selettiva, in cui verranno analizzate le candidature presentate entro i prossimi 40 giorni, e una fase negoziale riservata all’operatore selezionato. Solo gli operatori economici che siano fornitori di servizi audiovisivi nazionali in chiaro, titolari di un canale generalista e con comprovata esperienza nell’organizzazione di grandi eventi potranno partecipare. Tra i criteri di valutazione, spiccano la qualità artistica del progetto e la capacità di valorizzare i marchi “Festival della Canzone Italiana” e “Festival di Sanremo”.

Le aspettative del Comune di Sanremo

Il partner scelto dovrà garantire al Comune di Sanremo un corrispettivo minimo di 6,5 milioni di euro all’anno, oltre a un minimo dell’1% degli introiti pubblicitari e di quelli derivanti dallo sfruttamento dei marchi. Il sindaco Alessandro Mager ha dichiarato: «Per la prima volta nella sua storia, il Comune ha dovuto pubblicare una manifestazione di interesse per un evento che rappresenta il più grande fenomeno mediatico nazionale. Lo abbiamo fatto nel pieno rispetto della sentenza del Tar e dei principi di concorrenza».

La Rai e la concorrenza

La Rai, che ha trasmesso il Festival ininterrottamente dal 1955, salvo le prime quattro edizioni radiofoniche, presenterà probabilmente un progetto forte della sua lunga esperienza e della struttura necessaria per realizzare la più grande produzione televisiva italiana. Tuttavia, non è escluso che altri operatori, come Mediaset o La7, possano avanzare proposte alternative. Questo scenario apre a nuove opportunità e sfide, rendendo il futuro televisivo del Festival di Sanremo ancora da scrivere.

Scritto da Redazione

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