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Il contesto del comeback musicale
Il film “Opus” si presenta come un’opera che esplora il ritorno di una pop star in un’epoca dominata dai social media e dalla cultura del gossip. La trama ruota attorno a Moretti, interpretato da John Malkovich, un artista che ha fatto la storia della musica, ma che è scomparso dalle scene per decenni. La sua resurrezione musicale, annunciata attraverso un video su YouTube, attira l’attenzione di un gruppo selezionato di giornalisti e influencer, ognuno con il proprio bagaglio di esperienze e ambizioni. Questo scenario offre uno spaccato interessante delle dinamiche attuali del giornalismo musicale e del modo in cui le celebrità vengono percepite e trattate.
Un viaggio grottesco nella cultura pop
Il film utilizza il registro del grottesco per raccontare la storia di Moretti e il suo entourage, che include figure come un’ex paparazza e un’influencer. Questi personaggi rappresentano una sorta di caricatura della cultura pop contemporanea, dove l’immagine e il sensazionalismo spesso prevalgono sulla sostanza. La critica al mondo del gossip e alla superficialità del giornalismo culturale è palpabile, e il film si fa portavoce di un messaggio più profondo riguardo il rapporto malsano tra artisti e media. La giovane giornalista Ariel, interpretata da Ayo Edebiri, si trova a dover navigare in questo ambiente complesso, cercando di affermarsi mentre il suo collega Stan, un ex grande firma, sembra più interessato alla propria gloria personale.
Riflessioni sull’industria musicale moderna
“Opus” non è solo un film su un comeback musicale, ma anche una riflessione sull’industria musicale odierna. La figura di Moretti, che cerca di riconquistare il suo pubblico in un’epoca in cui il mercato discografico è radicalmente cambiato, solleva interrogativi su come gli artisti possano adattarsi e prosperare. Le sue canzoni, descritte come cacofoniche e pacchiane, riflettono una personalità vanesia e un’industria che spesso premia l’apparenza rispetto alla sostanza. Il film invita a considerare se un artista possa realmente tornare in auge in un contesto così diverso, dove il valore della musica è spesso oscurato dal clamore mediatico.