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Un tributo a Rory Gallagher
Nel fine settimana, è stata inaugurata una statua dedicata a Rory Gallagher, l’icona della chitarra irlandese, davanti all’Ulster Hall di Belfast. Questo evento ha generato una serie di reazioni contrastanti tra i fan del musicista, che è scomparso nel 1995. Mentre molti hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa di immortalare Gallagher in bronzo, altri hanno espresso forti critiche riguardo all’opera realizzata dagli artisti Anto Brennan, Jessica Checkley e David O’Brien.
La statua e le sue controversie
La statua si basa su una celebre fotografia del 1972, che ritrae Gallagher sul palco con le braccia aperte, pronto a salutare il suo pubblico. Tuttavia, la scelta della Fender Telecaster come strumento rappresentato ha suscitato qualche malcontento, poiché il chitarrista era più noto per l’uso della Fender Stratocaster. Questo dettaglio ha portato alcuni fan a esprimere il loro disappunto, sottolineando che l’opera non rende giustizia alla figura di Gallagher.
Le opinioni dei fan
Le critiche non si sono fermate qui. Molti fan hanno commentato che la statua non assomigliava affatto al leggendario chitarrista, con alcuni che addirittura hanno affermato che la figura sembrava femminile. Un utente su Facebook ha ironicamente scritto: “Grande statua di Bonnie Raitt”, mentre altri hanno notato che il viso non corrispondeva a quello di Gallagher. Queste osservazioni hanno sollevato interrogativi sulla scelta degli artisti, con alcuni che hanno suggerito che potessero non avere una conoscenza approfondita del grande musicista.
Un progetto a lungo termine
Nonostante le critiche, il progetto della statua è stato supervisionato dal Rory Gallagher Statue Project Trust, con il supporto del fratello e manager del chitarrista, Donal. Frank Girvan, rappresentante del Trust, ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto dai fan e dai colleghi musicisti, sottolineando l’importanza di mantenere viva l’eredità di Rory Gallagher. La statua è stata rivelata il 4 gennaio, in coincidenza con il 39° anniversario della morte di Phil Lynott, fondatore dei Thin Lizzy, un altro grande della musica irlandese.