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La lotta contro l’ansia
Justin Vernon, il talentuoso frontman dei Bon Iver, ha recentemente condiviso la sua esperienza personale con l’ansia in un’intervista al quotidiano britannico The Guardian. A 43 anni, Vernon ha rivelato di aver affrontato momenti di profonda difficoltà, tanto da non riuscire nemmeno a uscire di casa. Questa battaglia interiore ha avuto un impatto significativo sulla sua carriera musicale, portandolo a prendere decisioni difficili riguardo ai tour e alle esibizioni dal vivo.
Un nuovo album e una nuova prospettiva
Il suo ultimo lavoro, “Sable, Fable”, è stato pubblicato dopo sei anni di attesa, un periodo in cui Vernon ha dovuto confrontarsi con le sue paure e insicurezze. Già nel 2016, aveva annullato parte di un tour a causa di una “profonda ansia”. La pandemia ha amplificato queste difficoltà, costringendolo a riconsiderare il suo approccio alla musica e alla performance. Nonostante un breve tour nel 2022, il suo entusiasmo è svanito rapidamente, lasciandolo con un senso di panico e stanchezza.
La decisione di fermarsi
Nel settembre del 2023, Vernon ha preso una decisione drastica: ha venduto e regalato tutta la sua attrezzatura live. Questo gesto simbolico rappresenta la sua volontà di allontanarsi da situazioni che potessero compromettere la sua salute mentale. “Avevo paura che se non l’avessi fatto ne sarei stato risucchiato”, ha dichiarato. La sua riflessione lo ha portato a comprendere che i suoi problemi non erano insormontabili, ma che la sua qualità di vita stava diminuendo a causa del tentativo di soddisfare le aspettative di troppi.
Un messaggio di speranza
La storia di Justin Vernon è un potente promemoria dell’importanza della salute mentale nel mondo della musica. La sua scelta di non andare in tour con il nuovo album non è solo una decisione personale, ma un messaggio che invita altri artisti a prendersi cura di se stessi. In un’industria che spesso glorifica il sacrificio e la produttività, la sua esperienza sottolinea la necessità di trovare un equilibrio tra carriera e benessere personale. La musica, per Vernon, rimane una forma di espressione, ma ora è accompagnata da una nuova consapevolezza e rispetto per i propri limiti.