Argomenti trattati
L’importanza dei concerti per l’economia italiana
Nel 2023, il settore dei concerti ha dimostrato di essere un pilastro fondamentale per l’economia italiana. Secondo Assoconcerti, l’indotto economico generato dai concerti ha raggiunto la cifra straordinaria di 675 milioni di euro. Questo valore non si limita solo ai ricavi dei biglietti, ma include anche le spese per vitto, alloggio, trasporti e altri servizi, con una spesa media per spettatore di circa 324 euro.
In un contesto nazionale, il giro d’affari complessivo ha toccato i 4,5 miliardi di euro, evidenziando l’importanza di questo settore per la crescita economica del paese. I concerti rappresentano oltre il 55% degli eventi live in Italia, attirando ben 23,7 milioni di spettatori in tutto il paese.
Le città protagoniste dei concerti
Milano si conferma la città leader in questo settore, con un impatto economico di 400 milioni di euro. La città offre una vasta gamma di venue e eventi, attirando artisti di fama internazionale. Roma segue con un indotto di 171 milioni di euro, mentre il Lucca Summer Festival contribuisce con 77 milioni. Napoli, purtroppo, si ferma a 17,7 milioni, evidenziando una disparità tra le diverse città italiane.
La spesa media per spettatore varia notevolmente: Roma guida la classifica con 534 euro, seguita da Lucca con 363 euro e Milano con 279 euro. Questi dati dimostrano come le diverse città attraggano pubblici con capacità di spesa differenti, influenzando così l’indotto economico locale.
Le richieste del settore musicale
Nonostante i risultati positivi, il settore musicale chiede un maggiore supporto da parte delle istituzioni. Bruno Sconocchia, presidente di Assoconcerti, ha sottolineato l’importanza di un riconoscimento sostanziale da parte della politica. Il settore ha sempre generato ricchezza per lo Stato, ma non ha mai ricevuto un adeguato sostegno pubblico.
Per affrontare questa situazione, Assoconcerti propone l’adozione di un provvedimento di sostegno al settore della musica popolare contemporanea dal vivo. Questo includerebbe un credito d’imposta per coprire parte dei costi sostenuti per la promozione e produzione di tournée di artisti italiani, la diffusione della cultura italiana all’estero e investimenti per strutture dedicate agli spettacoli dal vivo.