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Un ritorno significativo per Luca Carboni
La mostra “Rio Ari O” di Luca Carboni, che si inaugura il 22 novembre al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, rappresenta un’importante celebrazione della carriera dell’artista. Dopo un periodo di pausa forzata a causa di una malattia, Carboni torna a condividere la sua arte con il pubblico, unendo la sua passione per la musica e la pittura. Questo evento non è solo un’esposizione, ma un vero e proprio viaggio attraverso i quarant’anni di carriera di un artista che ha saputo rinnovarsi e reinventarsi nel tempo.
Un percorso tra musica e arte visiva
La mostra non si limita a esporre opere pittoriche, ma racconta anche la storia di un artista che ha sempre intrecciato la sua musica con l’arte visiva. Carboni ha spiegato che l’idea di questa esposizione è nata da un incontro con Luca Lazzaris di Elastica, e ha voluto utilizzare i suoi quadri per esprimere il suo vissuto recente. I dipinti esposti sono un riflesso della sua vita e della sua carriera, un diario personale che racconta le emozioni e le esperienze che lo hanno segnato. “Rio Ari O” non è solo il titolo della mostra, ma un richiamo alle origini della sua carriera musicale, un modo per riconnettersi con il suo passato e con i suoi fan.
La riscoperta di una passione
Carboni ha rivelato che, durante il processo di preparazione della mostra, ha riscoperto la sua storia e il suo amore per la pittura. Ha iniziato a disegnare in modo istintivo, utilizzando i suoi disegni per le copertine dei suoi album, ma ora ha deciso di mostrare al pubblico il suo percorso artistico in modo più completo. La mostra offre l’opportunità di conoscere un lato di Luca Carboni che è rimasto nascosto per troppo tempo. Con ogni opera esposta, il visitatore può percepire la profondità e la complessità dell’artista, che ha saputo trasformare le sue esperienze in arte.