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La musica come elemento narrativo
La serie M – Il figlio del Secolo, prodotta da Sky Original e ispirata al romanzo di Antonio Scurati, ha catturato l’attenzione del pubblico per la sua rappresentazione intensa dell’ascesa al potere di Benito Mussolini, interpretato magistralmente da Luca Marinelli. Tuttavia, uno degli aspetti meno discussi ma altrettanto cruciali è il ruolo della musica all’interno della narrazione. Il regista Joe Wright ha scelto di collaborare con Tom Rowlands, uno dei membri dei Chemical Brothers, per curare la colonna sonora, portando un tocco di modernità e freschezza a una storia storicamente carica.
Il contributo di Tom Rowlands
Rowlands ha saputo mescolare sonorità contemporanee con l’atmosfera storica della serie, creando un sottofondo che non solo accompagna le immagini, ma arricchisce l’esperienza visiva. La scelta di utilizzare brani che evocano emozioni forti e contrastanti permette di stemperare i toni drammatici, rendendo la visione più accessibile anche per un pubblico più ampio. Marinelli stesso ha espresso la sua gioia nel sapere che Rowlands si sarebbe occupato della musica, sottolineando come i Chemical Brothers abbiano fatto parte della sua giovinezza, rendendo il tutto ancora più personale e significativo.
Musica sul set e atmosfera
La presenza di musica leggera sul set ha avuto un impatto notevole sul clima di lavoro. Marinelli ha raccontato che, per contrastare le tensioni drammatiche, il regista ha voluto che ci fosse sempre un sottofondo musicale che potesse alleggerire l’atmosfera. Questo approccio ha permesso agli attori di immergersi nei loro ruoli senza essere sopraffatti dalla pesantezza della storia che stavano raccontando. La musica diventa così un alleato, un modo per mantenere alta la morale e la creatività durante le riprese, contribuendo a un risultato finale che è tanto coinvolgente quanto riflessivo.