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Un ricordo indelebile
La musica rock ha perso una delle sue voci più distintive con la scomparsa di Paul Di’Anno, ex cantante degli Iron Maiden, avvenuta lo scorso ottobre. Steve Harris, bassista e fondatore della band, ha condiviso i suoi ricordi in un’intervista con Classic Rock, rivelando un lato personale e affettuoso del loro rapporto. Harris ha descritto Di’Anno come un “adorabile furfante”, capace di infastidirlo con il suo abbigliamento eccentricamente ispirato ad Adam Ant. Queste piccole provocazioni erano parte del loro legame, un segno di amicizia che andava oltre la musica.
La voce e il talento di Di’Anno
Harris ha anche riflettuto sulla voce di Di’Anno, definendola “cruda” e carica di emozione. Nonostante il suo talento, Harris ha notato che Di’Anno non si prendeva cura di sé e sembrava avere un “pulsante di autodistruzione”. Questa mancanza di fiducia in se stesso ha impedito a Di’Anno di raggiungere il livello successivo nella sua carriera musicale. Harris ha sottolineato che, nonostante le sue insicurezze, Di’Anno ha lasciato un segno indelebile nella storia del rock, contribuendo in modo significativo ai primi album della band, tra cui il leggendario “Iron Maiden” del 1980 e “Killers” del 1981.
Un addio toccante
La morte di Paul Di’Anno ha colpito profondamente Harris, che ha condiviso i suoi ultimi contatti con l’ex cantante. I due si scambiavano messaggi riguardo al West Ham, la squadra di calcio che entrambi seguivano con passione. Harris ha espresso il suo rammarico per la perdita, affermando che Di’Anno continuerà a mancare a tutti. “Fino a poco tempo fa si esibiva ancora, e questo lo teneva vivo”, ha detto Harris, evidenziando la dedizione di Di’Anno alla musica. La sua eredità vive non solo nei dischi, ma anche nei cuori di chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo e di conoscerlo.