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Il ritorno di Carlo Conti
Il Festival di Sanremo 2025 ha segnato un importante ritorno: quello di Carlo Conti alla conduzione. Dopo l’era di Amadeus, il conduttore fiorentino ha dovuto affrontare una sfida non facile, cercando di riportare la kermesse a una dimensione più tradizionale. La sua direzione ha puntato su una scaletta rigorosa e un’atmosfera più formale, contrariamente alla festa continua che caratterizzava le edizioni precedenti. Questo cambio di rotta ha suscitato reazioni contrastanti tra il pubblico e la critica.
Scelte di co-conduzione e ospiti
Conti ha scelto un cast di co-conduttori che ha cercato di bilanciare professionalità e leggerezza. Tra i nomi spiccavano Antonella Clerici e Gerry Scotti, seguiti da Cristiano Malgioglio e Bianca Balti, fino ad arrivare a Geppi Cucciari e Mahmood. Tuttavia, nonostante le buone intenzioni, la mancanza di spontaneità e di momenti di vera interazione ha reso il festival a tratti prevedibile. La scelta di mantenere una linea chiara e rispettare i tempi ha portato a una conduzione che, sebbene impeccabile, ha lasciato poco spazio all’improvvisazione e alla creatività.
Polemiche e reazioni del pubblico
La classifica finale ha sollevato un polverone, con l’esclusione di nomi di spicco come Achille Lauro e Giorgia dalla top five. Questo ha generato fischi e malcontento tra il pubblico presente all’Ariston. La reazione del pubblico è stata un chiaro segnale di come le aspettative siano cambiate nel corso degli anni. La presenza di artisti emergenti come Olly e Lucio Corsi ha dimostrato che il festival è in continua evoluzione, ma la nostalgia per i grandi nomi è palpabile. La serata finale ha visto anche un’ottima performance di Cattelan nel DopoFestival, che ha cercato di risollevare il morale di un evento che, per molti, è sembrato un po’ troppo rigido.